Risultato del campo non omologato, succede di tutto a margine di una gara molto contestata: tanto lavoro per il Giudice Sportivo
Finale di stagione calcistica ad alta tensione. I match si fanno sempre più delicati e cruciali, per il raggiungimento degli obiettivi di tutte le squadre. E non è inusuale assistere a sfide molto, forse troppo combattute, con situazioni in campo che tendono a degenerare.
Questo non soltanto nelle serie maggiori, ma, ancor di più, in quelle minori. Nel weekend, ha fatto molto discutere, nel girone G della Serie D, la partita andata in scena tra San Marzano e Nuova Florida. La formazione campana si è imposta per 1-0, facendo un passo decisivo verso la salvezza, ma in un match davvero molto contestato, risolto con una rete a un quarto d’ora dalla fine.
Gli animi si sono surriscaldati con diversi tafferugli in campo, che hanno portato il Giudice Sportivo a usare la mano pesante nei confronti della squadra ospite. Tra i laziali, stagione sostanzialmente finita per i giocatori Giuseppe Falilo e Alessandro Miola, che hanno ricevuto quattro giornate di squalifica per aver rivolto espressioni irriguardose rispettivamente all’arbitro e a un assistente, e per il dirigente Cristian Conti, squalificato fino all’11 giugno per espressioni offensive e atteggiamento minaccioso nei confronti del direttore di gara.
La Nuova Florida, penalizzata oltretutto di sei punti in classifica, è al terzultimo posto con soli 26 punti e rischia sempre di più. Ma la dirigenza ha inoltrato ricorso per l’accaduto, dunque il risultato non è stato omologato e si attendono adesso nuove decisioni in merito.