Il Milan potrebbe subire una nuova beffa sul calciomercato, questa volta da Diego Simeone: l’Atletico può anticipare i rossoneri
La stagione sta per volgere al termine e senza grandi soddisfazioni per il Milan, che ha tutta l’intenzione di rivoluzionare la guida tecnica tra qualche settimana. Stefano Pioli, infatti, sembra agli sgoccioli della sua avventura in rossonero e al suo posto prende quota il nome di Julen Lopetegui, senza dimenticare le alternative in lizza.
Anche la squadra, però, avrà bisogno di almeno un innesto per reparto per essere competitiva e uno dei ruoli più urgenti da colmare è quello del difensore centrale – Kjaer saluterà a fine anno e serve un nuovo riferimento al fianco di Tomori. Un profilo che in passato è stato a più riprese accostato al Milan, però, potrebbe presto finire altrove.
Stiamo parlando di Jean-Clair Todibo. Dopo essere stato selezionato dal Barcellona, il francese ha deluso le aspettative, ma ora ha ritrovato le sue qualità e grande continuità con la maglia del Nizza. In questa stagione, ha già totalizzato 25 presenze in Ligue 1 e due assist e non ha intenzione di fermarsi.
Todibo può tornare in Spagna: occhio all’Atletico Madrid
Secondo quanto rivelato da ‘Footmercato’, l’Atletico Madrid è entrato con prepotenza nella corsa al centrale. Diego Simeone l’ha individuato come principale obiettivo per la sua difesa, che sarà orfana di Mario Hermoso, destinato a partire a parametro zero – e anche in questo caso l’interesse dall’Italia non manca.
Todibo piace per fisicità e capacità di impostare l’azione, che è in linea con la nuova filosofia trasmessa dal Cholo in questa stagione, improntata sul possesso palla e sui cambi di lato improvvisi. Con la sua guida, il calciatore del Nizza potrebbe crescere ulteriormente, ma per riportarlo in Spagna serviranno 35 milioni di euro. Una parte di questi guadagni dovranno poi essere girati al Barcellona, come da accordi con il Nizza.
Il Milan potrebbe perdere, quindi, già in partenza un nome che era a lungo stato accostato al sodalizio rossonero lo scorso gennaio e ora potrebbe non rappresentare più un’opportunità.