Il Milan si appresta ad affrontare il derby contro l’Inter: il trasformismo tattico di Stefano Pioli è sfociato in un esperimento che non verrà ripetuto
Il Milan ha ancora ben pochi sogni da realizzare in questa stagione. L’ultimo era rappresentato dal percorso in Europa League, ma si è interrotto sul più bello e nella maniera più dolorosa, nei quarti di finale contro la Roma, una diretta rivale italiana.
L’unico obiettivo, se si considerano tutti i fattori, è bloccare l’Inter nella stracittadina che potrebbero regalare il titolo ai nerazzurri, e con un ampio distacco. Proprio contro i giallorossi, Stefano Pioli è parso quasi all’ultima spiaggia con una nuova mossa tattica, che non ha avuto gli effetti sperati.
Infatti, tra le due squadre, quando sono scese in campo, si è notata subito una grossa novità di formazione: Musah, infatti, non giocava da centrocampista, ma da laterale basso e Davide Calabria era molto più centrale, in una posizione quasi inedita da mediano. Lì l’avevamo visto davvero in poche occasioni, e più che altro a inizio carriera.
La scelta non ha soddisfatto i tifosi e non ha giovato alla prestazione della squadra. Infatti, i problemi sono aumentati in fase di costruzione e comunque la difesa non è migliorata, nell’uno contro uno insidioso con Spinazzola.
Calabria sarà in fascia contro l’Inter: l’esperimento è già finito
Il capitano del Milan tornerà, quindi, sulla sua fascia di competenza, ripetendo il duello che già tante volte è andato in scena con Federico Dimarco. Dovrà stare attento alle continue incursioni dei nerazzurri, ma potrà anche darà corsa e sostanza nella doppia fase.
L’idea di un nuovo ruolo da raccordo dietro la trequarti è, quindi, da accantonare e i tifosi vorrebbero in campo la miglior squadra possibile, a prescindere dai tanti impegni patiti. C’è da dire che Pioli non è stato l’unico a provare un’idea del genere. Simone Inzaghi fa ruotare molto le posizioni dei suoi calciatori durante la manovra e Alessandro Bastoni spesso si accentra, anche per creare gioco.
E poi come non citare il ruolo che Danilo ha spesso avuto con Allegri? I precedenti c’erano dunque, ma anche qualcosa di cervellotico in campo che molti, a ragione, non hanno capito.