E’ stato uno dei protagonisti del derby, non certo in positivo: per il giocatore del Milan la partita contro l’Inter è stata difficile fin dall’inizio
Una partita da dimenticare sul piano tecnico, con diversi errori che hanno permesso all’Inter di ripartire in maniera pericolosa in contropiede.
La prestazione di Yacine Adli, apparso lento, compassato e fin troppo impreciso, è stata così chiaramente da bocciare. Il francese è sicuramente uno dei calciatori che più ha sentito la partita. L’ex Bordeaux non è in rossonero da tantissimo, ma evidentemente sente il peso della maglia più di chiunque altro. D’altronde è lui l’uomo della Curva, quello che canta tutti i cori ed è colui che non teme di richiamare Rafa Leao.
Ma ieri, contro l’Inter, la partita l’ha sentita fin troppo, rischiando grosso già nei primi minuti del match quando è andato a muso duro contro Barella, dopo uno scontro di gioco a centrocampo. Poi Adli è andato faccia a faccia anche con Mkhitaryan, ma l’arbitro ha deciso di non intervenire.
Milan, doppia espulsione e Adli furioso
L’arbitro Colombo lo ha fatto invece – e non poteva fare diversamente – nel recupero quando ha estratto i cartellini rossi per Theo Hernandez e Davide Calabria.
Il francese, ancora una volta, ha dimostrato di non reggere la pressione nei derby. Il terzino ha quasi sempre faticato a far vedere la propria classe. Non è certo la prima volta, d’altronde, che l’ex Real delude in una partita contro l’Inter, sempre pronto a far rissa, soprattutto con Dumfries.
Il capitano, invece, è stato forse uno dei migliori. Era inevitabile che sentisse la partita più di altri, essendo milanista fin dalla nascita. E’ andato pure vicino al gol, ma alla fine solo una grande delusione. Delusione che ha manifestato, in maniera molto evidente, soprattutto Adli. Il francese dopo la sostituzione, a metà della ripresa, come raccontano i colleghi di Dazn, avrebbe preso a calci tutto quello che ha trovato sulla sua strada.
Il Milan dovrà ripartire da un nuovo allenatore, ma servirà affidarsi anche a calciatori, che hanno carattere e voglia di non mollare mai per la maglia.