Come sarà il Bologna 2024-2025? Da Meijer a Pasalic spuntano i primi nomi per il futuro, in attesa di conoscere il nome dell’allenatore
Il Bologna punta ad un calciomercato di rilievo in vista della prossima stagione, per non rimanere solo una favola, ma per trasformarsi in una realtà a tutti gli effetti. Quest’anno i rossoblu hanno vissuto un campionato da underdog che ha stupito chiunque tra gli addetti ai lavori, tanto da lottare, a 5 giornate dalla fine, per un posto in Champions League.
Gli emiliani sono al quarto posto con 62 punti, due in meno della Juventus terza e 7 in più della Roma che ha da recuperare circa 20 minuti della partita con l’Udinese, che stava pareggiando per 1-1. Anche se il vantaggio fosse quindi di 6 lunghezze, il quinto posto, quest’anno, significherebbe comunque Champions, un coronamento straordinario del percorso fatto.
Una squadra costruita per arrivare a metà classifica, ma con interpreti importanti e una guida tecnica straordinaria, che le hanno permesso di volare verso i piani più alti della Serie A e trasformarsi in una delle più belle cenerentola. Sarà così anche il prossimo anno? Abbiamo deciso di parlarne in questa nuova rubrica per Calciomercato.it dove analizzeremo tre macro aspetti cardine, squadra per squadra, in vista della prossima stagione.
Futuro allenatore
Abbiamo deciso di incominciare il nostro approfondimento dall’aspetto più importante in casa Bologna: l’allenatore. Cosa succederà a Thiago Motta? Con ogni probabilità, il suo futuro sarà legato alla Juventus e dunque lontano dal club rossoblu. La sua partenza potrebbe anche condizionare l’eventuale addio di alcuni giocatori, ma, soprattutto, il mercato in entrata.
Chi potrebbe sostituirlo? Sono diversi i nomi circolati in queste settimane, ma è troppo presto per dare certezze. In cima alla lista ci sarebbero profili come Raffaele Palladino dal Monza, Vincenzo Italiano dalla Fiorentina e Ivan Juric dal Torino. Tutti e tre arrivati, quasi sicuramente, alla fine del loro ciclo. Anche in base alla scelta del tecnico e quindi dal modulo, dipenderà il lavoro di un maestro assoluto come Giovanni Sartori, da anni uno dei migliori dirigenti, soprattutto quando si è trattato di sostituire profili in partenza.
Il budget
Questo dipenderà esclusivamente da due fattori principali: l’eventuale qualificazione in Champions League (dal valore di 18,62 milioni di euro) o in Europa League e la possibile cessione di big come Zirkzee ed il riscatto di alcuni calciatori in prestito. Del secondo aspetto parleremo tra poco, mentre per il posizionamento in classifica bisognerà attendere la fine dell’anno e capire a quanto ammonterà l’utile da riversare sul mercato.
La futura rosa
Quali saranno i giocatori che scenderanno in campo con la maglia del Bologna nella prossima stagione? Ci saranno addii? Chi sarà l’innesto più importante? Una serie di domande a cui è difficile dare oggi una risposta, questo perché ad aprile è complicato conoscere bene i piani di un club che non sa ancora in quale posizione di classifica finirà.
Quello che possiamo valutare, però, è una costatazione oggettiva di alcuni dati legati ai contratti e al futuro di alcuni giocatori. L’11 titolare tipo del Bologna è strato pressoché questo per tutta la stagione: Skorupski; Posch, Beukema, Lucumì/Calafiori, Kristiansen; Aebischer, Freuler; Orsolini, Ferguson, Saelemaekers; Zirzkee. Si sono poi spesso visti in campo anche Urbanski, Ndoye e più di rado El Azzouzi.
Una rosa che ha reso alla grande e che per certi nomi potrebbe essere confermata in blocco. Chi rischia maggiormente in difesa è Calafiori, che piace particolarmente alla Juventus e che potrebbe finire in bianconero proprio per il sopracitato passaggio di Thiago Motta nelle file della Vecchia Signora. L’altro è Kristiansen, su cui il Bologna ha un diritto di riscatto fissato a 15 milioni con il Leicester e un eventuale prolungamento di contratto automatico fino al 2028. La cifra è sicuramente importante, ma il danese è sceso in campo ben 30 volte in stagione ed è stato uno degli intoccabili.
Non dovrebbero muoversi dal club rossoblu anche Aebischer, che ha altri 2 anni di contratto, Orsolini, legato fino al 2027 e Ferguson, che rimarrà fermo diversi mesi per la rottura del legamento crociato del ginocchio. Ufficiale già da febbraio anche il riscatto di Freuler, assoluto perno della squadra. Più complicata la situazione di Saelemaekers, per cui la società dovrebbe pagare 10 milioni di euro per riscattarlo dal Milan. Il finale di stagione starebbe convincendo la società.
Pochi dubbi, invece, su Zirkzee, l’indiziato numero uno a lasciare la squadra. Il Bologna dovrà fissare il suo prezzo, che, con ogni probabilità, supererà i 50 milioni di euro. Su di lui è forte il Bayern Monaco e la Premier League, che potrebbe superare l’interessamento della Juventus ed il forte pressing del Milan.
Almeno per un altro anno non si muoverà neanche Fabbian, che l’Inter potrebbe richiamare in nerazzurro nel 2025. Più difficile la permanenza di Lykogiannis e Soumaoro (in scadenza nel 2024). Qualche dubbio ancora su Odegaard, il cui diritto di riscatto è fissato a 4 milioni + 1 di bonus. Due i gol in stagione, da capire se resterà come vice il prossimo anno.
E come volti nuovi? Molto presto, come detto, per fare considerazioni decise, ma sono tre i profili che stanno circolando in questo periodo. Il primo è quello del terzino sinistro Bjorn Meijer del Club Brugge, prossimo avversario della Fiorentina. Il suo valore si aggira intorno ai 7 milioni di euro e potrebbe essere un rincalzo importante in caso di addio di Calafiori e spostamento a centrale di Lucumì. Proprio nel ruolo di difensore centrale, il Bologna ha iniziato ad osservare anche Ravil Tagir, attualmente in prestito dall’Istanbul Basaksehir. Il terzo nome è quello di Pasalic, che potrebbe lasciare l’Atalanta e sostituire Ferguson in attesa del suo ritorno. Ipotesi di cui vi terremo aggiornati anche nei prossimi mesi, quando il mercato entrerà ufficialmente nel vivo.