La partita va malissimo per l’arbitro: è stato sanzionato ufficialmente dopo aver favorito il club rossonero. Cosa è successo
Il calcio è un sottile equilibrio tra due squadre, specialmente quando il livello è simile e sono i dettagli a fare la differenza. L’ha dimostrato anche le gestione arbitrale in un match cruciale che si è giocato nei giorni scorsi e per cui le polemiche non sono ancora finite.
Stiamo parlando della sfida tra Marsiglia e Nizza, terminata con il risultato di 2-2, ma in cui i padroni di casa hanno veramente tanto da recriminare. La partita con vista sull’Europa ha portato in cascina un punto essenziale per i rossoneri, per molti immeritato. Sull’esito ha pesato, infatti, una gestione arbitrale oggettivamente insufficiente e con tanti errori soprattutto in favore della quinta in classifica.
L’espulsione di Moumbagna, secondo i principali quotidiani francesi, è stata ‘inventata’, ma poi anche il rigore per il Marsiglia, trasformato da Aubameyang, non c’era poi così tanto. Per la conduzione generale, a uscire con le ossa rotte è stata la semifinalista di Europa League. E sono già arrivati provvedimenti nei confronti di Jeremy Pignard, proprio l’arbitro.
Arbitro punito dopo la conduzione di Marsiglia-Nizza
Il direttore di gara non arbitrerà Rennes-Brest, match che gli era stato affidato e che gli è stato prontamente tolto. A spiegare la sanzione è stato Eric Borghini, presidente della commissione federale arbitri: “Antony Gautier (il direttore arbitrale) ha chiamato Jérémy Pignard per dirgli che durante la partita dell’OM-Nizza aveva preso due decisioni inaspettate“, ha iniziato.
Poi ha anche comunicato lo stop di un turno, prima di affermare: “Dobbiamo fermare la cultura della negazione. Dobbiamo riconoscere quando ci sono errori arbitrali”. Di sicuro, in Francia tutti sono stati d’accordo e hanno reputato inadeguate le scelte di Pignard.
L’Equipe ha valutato la sua conduzione in maniera spietata (2 su 10) ed è un peccato per lo spettacolo che si sarebbe potuto affermare nel match. Ormai, però, i giochi sono fatti e la speranza è solo che l’arbitro non ripeta i suoi errori.