Giornata di festa per i neo-campioni d’Italia dell’Inter, che al Meazza ospitano il Torino: lo striscione dei tifosi nerazzurri contro la Juventus
Grande festa per l’Inter nel lunch match della 34° giornata di campionato, con i neo-campioni d’Italia che ospitano il Torino in un Meazza come al solito strapieno e completo in ogni ordine di posto.
Entusiasmo alle stelle già per l’arrivo della squadra a San Siro, con il pullman interista accolto da due ali di folla e giochi d’artificio dai tifosi. Cori di sfottò per i cugini del Milan e Ibrahimovic, in attesa della parata che partirà nel pomeriggio e con i due bus scoperti che raggiungeranno in serata il centro città per continuare i festeggiamenti in Piazza Duomo dove sono attesi oltre 50 mila persone. La Curva Nord inneggia ai propri beniamini durante il riscaldamento, prima della spettacolare coreografia tricolore e nerazzurra dove campeggia “Dale Campeon“. Lautaro Martinez e compagni all’ingresso in campo sono stati accolti dal ‘pasillo de honor’ del Torino e l’abbraccio caloroso tra Inzaghi e il collega Juric a bordocampo.
Inter-Torino, dal pasillo granata all’ovazione per Inzaghi
Proprio l’allenatore campione d’Italia è probabilmente il più inneggiato, insieme a capitan Lautaro, da parte del pubblico di fede interista.
🏟️ #Inter – Dalla Curva Sud del Meazza lo striscione dei tifosi nerazzurri in riferimento allo scudetto di Calciopoli #InterTorino 📲 @calciomercatoit pic.twitter.com/MGdHfwH6GK
— Giorgio Musso (@GiokerMusso) April 28, 2024
Dopo l’ovazione per il ‘Demone’ di Piacenza alla lettura delle formazioni, nei primi minuti di gara si alza il coro: “Simone Inzaghi salta con noi…“, con il tecnico che prima applaude i supporters nerazzurri e poi accenna dei saltelli sorridendo. Clima di festa al Meazza e che continuerà per tutta al giornata con la sfilata della squadra per le vie principali di Milano. Intanto l’altra curva dello stadio salta ai cori sul Milan e punge anche la Juventus: “14 + 6 = due stelle“, lo striscione in riferimento allo scudetto assegnato all’Inter nel 2006 dopo le sentenze di Calciopoli.