Anche la Germania può sorridere: in Bundesliga avranno cinque squadre in Champions League e indirettamente potrebbe diventare un ‘problema’ per le strategie di Milan e Juventus
La vittoria del Borussia Dortmund nella semifinale d’andata di Champions League contro il Paris Saint Germain è stata decisiva per le sorti del ranking europeo della Bundesliga.
Il successo di misura della squadra di Terzic ha consentito alla Germania di mettere al sicuro il secondo posto nel ranking conquistando così aritmeticamente la quinta squadra Champions per la prossima stagione. Bayer Leverkusen, Bayern Monaco, Stoccarda, Lipsia e Borussia Dortmund saranno quindi le cinque compagini che difenderanno i colori teutonici nella massima competizione europea.
Un successo quello del BVB che ha dato quindi ai gialloneri la possibilità di arrivare in Champions col quinto posto, ma al contempo ha di fatto ufficializzato anche il ritorno del Lipsia che attualmente è quarto e vista la distanza di punti dalla sesta non dovrà più lottare. Proprio l’approdo matematico della compagine targata Red Bull in Champions potrebbe condizionare anche le strategie di mercato di Milan e Juventus, che nei mesi scorsi avevano messo gli occhi proprio su un paio di calciatori del club teutonico.
Calciomercato Milan e Juventus, da Sesko a Openda: la Champions cambia le cose
L’ufficialità delle cinque squadre tedesche in Champions va quindi indirettamente ad ostacolare i pensieri di Milan e Juventus. Nello specifico passando da 4 a 5 squadre tedesche, il Lipsia è aritmeticamente qualificato e questo comporta l’alzamento dei prezzi dei gioielli del club.
Il riferimento è al bomber Sesko che piace al Milan e al giovane Openda, che invece era stato accostato alla Juve. Si tratta di due giocatori che avevano fatto intendere che senza Champions avrebbero chiesto la cessione in estate. Con la massima competizione ora potrebbero cambiare sia i pensieri dei due ragazzi, che soprattutto le pretese economiche del Lipsia che ha le carte in regola per poter alzare i prezzi sia in virtù della forza finanziaria derivante dalla qualificazione europea che dal prestigio che la stessa porta.