Il Como ha ufficialmente festeggiato ieri sera la promozione in Serie A. Un ritorno storico che ha ridato enorme entusiasmo alla piazza e a tutto l’ambiente. Intanto torna in auge la questione stadio
Dopo una lunga cavalcata ed un’ultima partita più sofferta del previsto, il Como ha strappato il pass per il ritorno in Serie A. Promozione diretta dopo il pari contro il Cosenza che ha liberato tutta la gioia di calciatori, staff, società e tifosi.
A distanza di 22 anni dall’ultima promozione in massima serie, i lariani hanno tutta l’intenzione di non essere una semplice meteora di passaggio, con una società ambiziosa alle spalle ed una proprietà ricchissima e pronta al grande salto. Stando a ‘Forbes’ gli indonesiani Robert e Michael Hartono detengono un patrimonio di 26,5 e 25,5 miliardi di dollari. Si tratta in questi casi di patrimonio personale, ma i fratelli Hartono hanno già posto le basi e i presupposti per un futuro interessante.
Ieri al Sinigaglia è esplosa la festa, ma proprio la tematica stadio rischia di essere di stretta attualità. Proprio la casa del Como per la prossima stagione di Serie A risulta un nodo da sciogliere.
Como, problema stadio: ipotesi all’estero
In cima alla lista delle cose da fare c’è proprio l’adeguamento dello stadio Sinigaglia per l’omologazione alla Serie A.
Sorge quindi spontanea la domanda su dove giocherà il club lombardo il prossimo anno. In queste ore si sono fatte svariate ipotesi e secondo quanto evidenziato da ‘Sky’ ad oggi la possibilità più probabile resta quella di disputare il prossimo campionato di Serie A allo Stadio Cornaredo di Lugano, il tutto chiaramente con una delega speciale da parte della FIGC.
Tale impianto si trova a 40 minuti da Como, mentre le altre ipotesi portano a Cremona, Novara e Piacenza.