Il commissario tecnico è tornato sulle ragioni che lo hanno spinto a lasciare la panchina del Napoli dopo la conquista dello Scudetto
Di Napoli e di Nazionale si è discusso questo pomeriggio in occasione del World Meeting on Human Fraternity andato in scena al Coni con un ospite d’eccezione come Luciano Spalletti. Il commissario tecnico tra poche settimane sarà protagonista dell’Europeo di Germania 2024, prima competizione ufficiale da quando siede sulla panchina della selezione Azzurra.
Dopo un dibattito che va avanti ormai da mesi, la Nazionale sembra aver finalmente trovato in Gianluca Scamacca il centravanti titolare del prossimo Europeo. L’attaccante ha dimostrato con l’Atalanta di saper reggere le pressioni di certi livelli e dovrà ora confermarsi con la maglia Azzurra. Una convocazione che sembra quasi scontata considerato il rendimento recente dell’ex West Ham.
A tal proposito, queste sono state le parole di Spalletti riprese dall’Ansa: “È stato molto bravo Gasperini, si vede che è un allenatore forte. I meriti delle cose che fa sono prima di tutto di Scamacca, poi di Gasperini. Io dal mio punto di vista per quello che ho visto voglio una reazione. Se tu reagisci io sono contento. Ed è quello che ho fatto. In questo caso bisognava dirgli qualcosa perché è un giocatore con delle potenzialità enormi e se continua così abbiamo a disposizione un calciatore forte”.
Il ct, poi, è tornato sulle ragioni che lo hanno spinto a lasciare il Napoli la scorsa estate, nonostante la conquista dello Scudetto: “Avevamo tutto per dare seguito a ciò che abbiamo vinto. Bisognerebbe essere a conoscenza di tante cose. Io voglio bene a tutti, perdono tutti, ma non dimentico. Non dico perché sono venuto via, ma non per paura. Ho avuto i miei motivi. Nel Napoli la relazionalità era bellissima. Non abbiamo vinto per merito mio, ma per la città che ha una passione tremenda”.