Il Milan torna a vincere e Stefano Pioli ritrova il sorriso: posticipato ancora il discorso relativo al futuro
Dopo oltre un mese e quattro partite di campionato, il Milan torna a vincere nell’anticipo del sabato sera col Cagliari.
Un successo schiacciante quello ottenuto dal Milan nell’anticipo della 36esima giornata del campionato di Serie A. I rossoneri si sono imposti per 5-1 sul Cagliari, in un ‘Meazza’ ancora in silenzio per la protesta del tifo organizzato. Ai microfoni di Dazn, il tecnico Stefano Pioli ha parlato di una “una serata positiva” dato che “durante la mia gestione non era mai successo di non vincere per così tanto tempo”.
Ad ogni modo, secondo Pioli “non è stata una prestazione eccellenza, ma sicuramente di grande attenzione e volontà”. Il tecnico rossonero ha ricordato che “nelle ultime partite avevamo perso un po’ di intensità” e che “diversi giocatori sono arrivati a questo punto della stagione non al massimo”. Ecco perché a inizio partita ha “dato spazio ad altri giocatori, ma chi è subentrato ha fatto bene” in riferimento a Rafael Leao e non solo.
Milan-Cagliari, le parole di Stefano Pioli a fine partita
Decisivo è stato Christian Pulisic, autore della sua prima doppietta in Serie A: “È un giocatore fenomenale, quando l’ho incontrato su Zoom in estate avevo avuto delle sensazioni molto positive”. E poi “lavorandoci insieme ho trovato un giocatore e un professionista ancora migliore di quanto immaginassi”.
Ma il discorso non vale solo per l’ex Chelsea: “Tutti i nuovi sono da Milan, anche se ambientarsi in Italia non è mai semplice, è difficile per tutti. Sono giocatori che daranno risultati in futuro per il Milan”. A proposito di futuro, Pioli posticipa ancora il discorso relativo a un eventuale rinnovo di contratto con i rossoneri: “Col club non ci siamo ancora incontrati, vogliamo finire al meglio il campionato, poi parleremo di futuro, non è ancora il momento”.
Infine, un passaggio sul tecnico avversario: “Ranieri è stato mio allenatore, abbiamo avuto un bellissimo rapporto. Avevo 28-29 anni, ha cominciato a farmi capire certe cose, è stato quello che mi ha dato lo spunto per pensare di fare l’allenatore. Per noi tecnici è un esempio, un mito”.