Una cessione può sbloccare il mercato della Juventus e non solo: in attesa il club rossonero
Un effetto domino innescato dal calciomercato della Juventus: passerà tutto per una cessione importante in estate.
Sta per entrare nel vivo la prima fase della sessione estiva di calciomercato, con la Juventus a caccia di rinforzi in vista della prossima stagione e – soprattutto – del ritorno in Champions League. Un mercato, quello del club bianconero, che passerà anche per alcune cessioni che ‘sbloccheranno’ le operazioni in entrata della Vecchia Signora, ma non solo.
Le cessioni della Juventus, infatti, potrebbero innescare un vero e proprio effetto domino che coinvolgerà altre società. Diversi, infatti, i giocatori in lista di sbarco: tra questi ci sono Fabio Miretti ed Enzo Barrenechea, i quali potrebbero finire al Genoa nell’ambito del possibile affare per il trasferimento di Albert Gudmundsson in bianconero. Ma non solo.
Calciomercato Juventus, una cessione sblocca il mercato
Tra i giocatori che potrebbero lasciare la Juventus la prossima estate c’è anche Arthur Melo, centrocampista brasiliano in prestito alla Fiorentina. Autore di una buona stagione, con tanto di gol trovato lunedì scorso contro il Monza, il giocatore ex Barcellona difficilmente verrà riscattato dal club gigliato.
Troppo alta, infatti, la richiesta della Juventus che – a sua volta – punta a cedere il giocatore arrivato a Torino nell’ambito dell’affare che portò Miralem Pjanic al Barcellona. La Juventus, infatti, spera di liberarsi dell’ingaggio di Arthur e di incassare tra i quindici e i venti milioni di euro, anche se nel corso degli ultimi anni non sono mai arrivate offerte concrete per l’acquisizione a titolo definitivo del giocatore. Insomma, Giuntoli vorrebbe ottenere una cifra da reinvestire su un altro centrocampista.
Il prescelto potrebbe essere Khephren Thuram, classe 2001 francese di proprietà del Nizza, da tempo nel mirino dei bianconeri. Ha un altro anno di contratto col Nizza e difficilmente rinnoverà. Ecco perché il Nizza potrebbe abbassare le pretese rispetto alle passate richieste che si aggiravano tra i 30 e i 35 milioni di euro.