Massimiliano Allegri all’ultima chiamata per vincere un trofeo con la Juventus, critiche sul tecnico che aprono dubbi sulla sua carriera
Quella di stasera con l’Atalanta sarà, verosimilmente, l’ultima finale sulla panchina della Juventus per Massimiliano Allegri, che ha il compito di provare a tirare fuori il massimo dai suoi per andare a caccia di un trofeo che manca da tre anni.
Bianconeri freschi di qualificazione in Champions League ottenuta, ma che hanno vissuto ultimi mesi decisamente sotto tono, avendo vinto soltanto tre delle ultime 17 gare giocate tra campionato e coppa. La vittoria del trofeo nobiliterebbe la stagione e potrebbe aiutare a non lasciare un ricordo totalmente negativo dell’esperienza del tecnico livornese, che nel suo secondo triennio a Torino è stato decisamente lontano dai fasti di un tempo. Le critiche su di lui non sono mancate, al punto che, una volta lasciata la Juventus, ci si chiede se per lui ci sarà la possibilità di mettersi in luce altrove e se la sua permanenza nel calcio di alto livello non sia invece a rischio.
Allegri bocciato: “Non si è impegnato con la Juventus”
Un parere, quello del giornalista Alessandro Vocalelli a ‘Radio Radio’, che alimenta non poche perplessità sul futuro dell’allenatore, la cui esperienza recente viene analizzata in termini piuttosto duri.
“Allegri mi ha dato l’impressione di avere la pancia piena, è una cosa inspiegabile – ha dichiarato – Da giornalista non posso permettermi di rimanere fermo a tre o cinque anni fa, un allenatore dovrebbe fare la stessa cosa. L’ho visto non impegnarsi sulla squadra, come hanno fatto altri allenatori tipo Sarri. Allegri può anche pensare di essere lo scoglio che può arginare il mare, ma poi il mare ti dimostra il contrario”. A lui si imputa, insomma, l’aver voluto andare troppo controcorrente rispetto all’evoluzione calcistica di questi anni, a rischio di apparire ‘superato’.