La Juventus torna alla vittoria, con Massimiliano Allegri protagonista nel bene e nel male: la sfuriata dell’allenatore bianconero
Massimiliano Allegri si prende la scena nella finale di Coppa Italia vinta dalla Juventus contro l’Atalanta nella sfida di ieri sera all’Olimpico.
Il tecnico va verso il divorzio con i bianconeri, ma intanto torna ad esultare e mette un altro trofeo in bacheca (il 14°) e la quinta Coppa Italia: un record tra gli allenatori. Gli ultimi minuti di Allegri in campo sono adrenalinici, carichi di tensione e rabbia. Il tecnico toscano nel recupero perde il controllo, protesta con veemenza contro l’arbitro Maresca e il quarto uomo Mariani, restando in camicia dopo essersi tolto con stizza giacca e cravatta. Naturale conseguenza il rosso da parte del direttore di gara, con Allegri calmato a fatica anche nel post gara e dove ha fatto discutere inoltre il presunto gesto nei confronti del Dt Giuntoli (dove sembra allontanarlo con la mano). L’allenatore è stato poi portato in trionfo dai suoi giocatori al centro del campo e successivamente ha salutato i tifosi in curva godendosi per un attimo i festeggiamenti.
Atalanta-Juventus, la notte di Allegri tra trionfo, rabbia e… addio
Un saluto che potrebbe essere l’ultimo alla guida della Juventus, con la rabbia che non è sbollita neanche negli spogliatoi e davanti le telecamere. Allegri si è tolto qualche sassolino dalla scarpa parlando a fine match, dando più di un indizio sul suo futuro lontano dalla Continassa nonostante il trionfo in Coppa Italia (che fa il paio con la qualificazione in Champions League) e un contratto importante (oltre 8 milioni di euro netti a stagione) in scadenza tra un anno.
Notte ad alta tensione per il mister livornese, proseguita poi anche nella pancia dello stadio Olimpico. Scintille anche prima di raggiungere la conferenza per Allegri, che ha avuto un duro confronto e ha battibeccato in modo piuttosto acceso con un giornalista, entrando poco dopo in sala stampa scosso e provato. Una serata particolare per il 56enne tecnico, che nelle ultime dichiarazioni prima di lasciare lo stadio ha lanciato altre frecciate: “Devo ringraziare soltanto i giocatori che hanno regalato questo trofeo a me e alla società. Ho parlato con la proprietà e mi ha fatto piacere vedere l’ingegnere Elkann. Nella mia carriera ho sempre allenato grandi squadre: la Juventus è vincere e questa sera (ieri per chi legge, ndr) l’abbiamo fatto”. Trionfo, rabbia, addio: c’è tutto Allegri nell’ultima recita al timone della ‘Vecchia Signora’.