A suon di gol l’argentino ha trascinato l’Inter alla vittoria della seconda stella. Il suo contratto scade ancora a giugno 2026
Lautaro e l’addio all’Inter, un’ipotesi non più remota considerate le richieste di ingaggio dell’argentino, circa 12 milioni a stagione. Richieste che il club, ora di Oaktree, non può soddisfare. Se il capitano nerazzurro non dovesse abbassare le sue pretese, ecco che Marotta e Ausilio cercherebbero di venderlo nel prossimo calciomercato estivo.
A proposito di addio, il classe ’97 di Bahia Bianca ha rivelato a Diletta Leotta che pensò di andarsene dall’Inter poco dopo che cominciò la sua avventura milanese. Parliamo della stagione 2018/2019, la sua prima in nerazzurro. “C’era Icardi e giocavo poco, pensai così anche di andare via e tornare in Argentina – le sue parole al podcast della Leotta, con affianco sua moglie Agustina Gandolfo – Ero abituato a giocare sempre, è stato complicato, ma l’Inter mi ha dato sempre una grande mano”.
Lautaro: “Dopo Madrid ero incazzatissimo”
“Milano è casa mia, dal primo momento l’ho sentita così – ha proseguito il capocannoniere della Serie di quest’anno – Ho sentito da subito il calore dei tifosi e l’aiuto di chi lavora nel mondo Inter”.
Lautaro ha ammesso che dopo il rigore decisivo sbagliato contro l’Atletico, nel ritorno degli ottavi di Champions, “ero incazzatissimo“. Ma la sua stagione è stata eccellente, con il Campione del Mondo che ha riscattato quella passata che è stata molto faticosa: “Avevo un problema alla caviglia, non giocai il Mondiale che volevo e dovevo decidere se operarmi o no. Dopo la finale di Champions, siamo andati in Grecia, ho spento il cellulare e mi sono riposato. Stella Michelin per il ristorante di Agustina o la Champions League? Non c’è paragone, la Champions…”.