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Ancora le plusvalenze, terremoto in Serie A: slealtà sportiva e penalizzazione

Il caso plusvalenze tiene ancora banco con il coinvolgimento tra le altre di Roma, Inter e Napoli: ipotesi slealtà sportiva e penalizzazione

Il calcio italiano si ritrova a fare i conti con il caso plusvalenze. Dopo che lo scorso anno era toccato alla Juventus finire sotto inchiesta, questa volta è la Procura di Roma a muovere passi concreti.

Plusvalenze, slealtà sportiva: penalizzazione
Figc (LaPresse) – Calciomercato.it

Proprio negli atti di chiusura delle indagini preliminari sono contenuti alcuni documenti che potrebbero avere ripercussioni anche dal punto sportivo. I magistrati della capitale, ricordiamo, hanno aperto dei fascicoli anche relativi alle società con le quali la Roma ha fatto le operazioni oggetto di indagini come Inter, Napoli, Atalanta e Sassuolo, con i documenti passati poi alle Procure competenti (eccezion fatta per il Napoli che ha sede legale nella Capitale) che ora dovranno fare le loro indagini.

A parlare della questione tramite alcuni tweet su X è stato Fabrizio Bava, professore ordinario in Economia aziendale nel Dipartimento di Management dell’Università degli studi di Torino, che si è soffermato sulla possibile inchiesta sportiva sulla vicenda.

Caso Plusvalenze, inchiesta sportiva e penalizzazione

Secondo Bava, infatti, non solo “l’inchiesta sportiva è inevitabile” ma è anche “urgente disciplinare le operazioni a specchio nelle Raccomandazioni contabili della Figc.

Plusvalenze, slealtà sportiva: penalizzazione
Pallotta (LaPresse) – Calciomercato.it

Inoltre, il docente aggiunge che – da quanto appreso tramite le notizie giornalistiche “emergerebbero potenziali indizi di prova che nel caso della Juventus non ci sarebbero”. Il riferimento dal punto di vista sportivo è alla “consapevolezza di aver contabilizzato in bilancio come operazioni separate scambi che sarebbero stati da contabilizzare come permute”, la cui dimostrazione “costituirebbe slealtà sportiva”.  Un aspetto che nel caso Juventus non era presente, perché i dirigenti – almeno da quanto emerso dall’inchiesta Prisma – non avevano consapevolezza di questa problematica.

Proprio il tema della slealtà sportiva, centrale lo scorso anno nell’inchiesta sportiva sulla Juventus, ha tra le sanzioni anche la penalizzazione in classifica.

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