La Juventus sarà costretta a cambiare strategie di mercato in attacco dopo l’infortunio di Milik: torna il ‘solito’ Morata ma non solo
Neanche il tempo di iniziare la nuova stagione con il nuovo allenatore, che la Juventus rischia di dover fronteggiare un imprevisto molto pesante arrivato proprio in queste ore. Nel match di ieri sera contro l’Ucraina, Arek Milik ha riportato un infortunio serio al ginocchio sinistro che potrebbe tenerlo lontano dal campo per parecchio tempo. La diagnosi definitiva non è ancora arrivata, ma le sensazioni in campo e poi nel postpartita non lasciano presagire nulla di buono. La reazione dello stesso attaccante, sconsolatissimo, così come quella della fidanzata disperata in tribuna, hanno dato il primo ‘feedback’ dopo la torsione innaturale del ginocchio.
Poi le parole del ct della Polonia hanno confermato le impressioni negative: “Salta Euro 2024 e deve operarsi”. Il primo responso è stato questo, con la paura crescente che si trattasse dell’ennesimo infortunio al crociato: per lui sarebbe stato addirittura il terzo in carriera. Dalle ultimissime indiscrezioni, però, un’altra rottura del crociato sembra scongiurata. La Juventus deve tenere comunque d’occhio la situazione e i tempi di recupero per pensare eventualmente a come cambiare le strategie estive. Perché se in attacco già Chiesa e Kean erano in bilico, ora rischia di aggiungersi un altro problema.
Perché Milik starà fuori al massimo un paio di mesi e può saltare i primi impegni per un difetto di condizione, ma il calendario fitto della Juve e i tanti problemi fisici del polacco potrebbe indurre la società a fare delle valutazioni su di lui. Ovvero, in caso di offerte congrue una cessione potrebbe non essere da escludere. Come vi avevamo tra l’altro già anticipato qualche giorno fa insieme alla pista Besiktas e al gioiellino Semih Kilicsoy. Portando Giuntoli a reperire un’altra punta, senza però poter fare pazzie. Sfruttando magari il tesoretto Milik-Chiesa per cominciare a sistemare anche la fascia.
Juve, Milik ko e Giuntoli riflette
Un colpo low cost, almeno in parte, può essere il ‘solito’ Morata: garanzia totale, gol ed esperienza, adattissimo a Motta, clausola da 12 milioni. Tutto perfetto o quasi. Perché l’ingaggio è altissimo (circa 9 milioni), ma lo spagnolo per la Juve può fare sicuramente un sacrificio. Thiago a Bologna ha lavorato con Arnautovic, che all’Inter ha avuto poco spazio anche a causa di un infortunio nel girone di andata. Alla Juve potrebbe rilanciarsi, i costi sarebbero bassi: circa 5-6 milioni di cartellino, 3 e mezzo di ingaggio che però potrebbero anche essere spalmati visti i 35 anni. Profilo simile può essere quello di Ciro Immobile, un anno in meno dell’austriaco e costi leggermente più alti sia per cartellino che per ingaggio. Il capitano biancoceleste ha detto di voler restare, ma anche la società farà le sue riflessioni in base a eventuali offerte.
L’alternativa può essere anche la conferma di Kean, in attesa che il polacco si ristabilisca a pieno, che poteva diventare tra l’altro una pedina di scambio nell’operazione Calafiori. Come anche si parlava dello stesso Milik, che per l’ingaggio alto sarebbe stata però una soluzione molto più complicata per il Bologna. Ci sono poi altri nomi importanti come quelli di Depay che sarà svincolato, ma in quel caso lo stipendio diventerebbe davvero un problema. Così come lo sarà in ogni caso l’infortunio di Milik per la Juve se i timori relativi al ginocchio fossero – come sembra – confermati. Lo spazio di manovra per Giuntoli suglli altri reparti si ridurrebbe ulteriormente.