La reazione alle parole di Antonio Conte non è tardata ad arrivare: la questione ingaggi ritorna a tenere banco
Napoli ha accolto il suo nuovo re. Con una presentazione in pompa magna, qualche settimana dopo aver apposto la firma sul suo contratto con gli Azzurri Antonio Conte si è presentato alla stampa da nuovo tecnico del Napoli calamitando in lungo e in largo l’attenzione mediatica.
Non sono pochi gli spunti di mercato offerti dal tecnico salentino che di fatto ha blindato quelli che considera due imprescindibili punti fermi del suo progetto: Giovanni Di Lorenzo e Kvaratskhelia. Immediata poi la risposta di Conte a Zlatan Ibrahimovic: “Voglio avere voce in capitolo e da altre parti questo può dar fastidio”. Una presa di posizione, quella sul ruolo manageriale giocato dall’allenatore, che ha poi portato Conte a toccare anche la questione ingaggi sulla base del gap che separa il monte stipendi del Napoli rispetto a quello delle altre big di Serie A: “Colmeremo il gap ingaggi con il sudore“. Esternazione, quest’ultima, che non è andata giù a Carlo Pellegatti che, intervenuto nel corso della diretta Twitch di TV PLAY, ha esternato tutto il suo dissenso in merito alle parole di Conte su tale questione.
Pellegatti ‘risponde’ a Conte: “Cominciamo a piangere sul tema ingaggi”
Spostando l’attenzione sull’accorta politica finanziaria portata avanti dal Milan negli ultimi anni, Pellegatti ha rimarcato come nessun calciatore rossonero attualmente percepisca 10 milioni di euro netti a stagione, l’equivalente dell’ingaggio di Victor Osimhen:
“Ma se c’è una cosa a cui il Milan sta attento sono gli ingaggi. Abbiamo come tetto massimo 6-6,5 milioni di euro e mi sembra che Osimhen prenda 10 milioni. Allora bisogna dire a Conte di guardare i bilanci del Napoli perché viene a dire: ‘Non siamo competivi’. Cominciamo a piangere riguardo a questo punto. Il Milan dieci milioni di ingaggio per un calciatore neanche se li sogna”.
Pellegatti ha poi continuato: “Credo che Conte non fosse il profilo giusto per il Milan per via del suo carattere. Se cominci a dire – decido io, parlo io – è proprio l’opposto di ciò che cercano gli americani a Milano. Mi è parso che abbia cominciato il percorso al Napoli proprio alla Conte, galvanizzando l’ambiente”.