Adrien Rabiot è sempre senza squadra dopo il divorzio e la fine del contratto con la Juventus: tra Milan e Premier League, gli scenari sul centrocampista francese
Curiosa e paradossale la situazione di Adrien Rabiot, ancora senza squadra dopo la fine del mercato estivo e le prime settimane di settembre.
Ancora più sorprendente, se si pensa che siamo di fronte a un titolarissimo della nazionale francese e a uno dei centrocampisti più apprezzati a livello mondiale. Rabiot, tutt’oggi, resta però ancora senza maglia dopo il divorzio dello scorso giugno e la fine del contratto con la Juventus. Il Dt bianconero Giuntoli aveva provato a convincere l’ex Paris Saint-Germain offrendo un ingaggio sulla falsariga dell’ultimo stipendio in bianconero, ovvero vicino agli 8 milioni netti a stagione, senza trovare però il benestare della mamma-agente Veronique. L’entourage di Rabiot ambisce a un super contratto almeno in doppia cifra, richieste che hanno frenato anche le big di Premier League.
Calciomercato Milan, Rabiot chiede la luna: si arrendono anche le big di Premier
Rabiot non ha mai nascosto il sogno di giocare nel campionato inglese, ma il pesantissimo ingaggio chiesto dal francese si scontra con le disponibilità dei pur facoltosi club del Regno Unito.
Anche le grandi di Premier quindi si sono al momento tirate indietro, di fronte ai quasi 14 milioni di euro che il giocatore classe ’95 chiede all’anno per sposare un nuovo progetto. Richieste troppo esose – come spiega il portale ‘givemesport.com’ – anche per società del calibro di Manchester United, Arsenal e Newcastle che da tempo avevano messo gli occhi sulla situazione di Rabiot, vista la ghiotta opportunità di prelevare il suo cartellino a parametro zero. Il francese ambisce a un contratto almeno triennale e quindi da circa 42 milioni complessivi a livello di ingaggio.
Cifre inoltre fuori portata per il Milan, che dopo l’addio alla Juventus aveva sondato concretamente il centrocampista. Il club rossonero è fuori dai giochi stando così le cose e potrebbe tornare sotto soltanto se Rabiot cambiasse idea facendo un deciso passo indietro e ricalibrando le sue pretese economiche.