L’attaccante della Fiorentina, protagonista in Serie A, si confessa in un’intervista: la rivelazione sui bianconeri
Punta al titolo di capocannoniere Moise Kean e lo fa con la convinzione di chi sa di aver trovato il posto giusto per esplodere.
La Fiorentina ha creduto nell’ex Juventus che sta ripagando a suon di gol: giĆ otto quelli messi a segno in campionato, soltanto Retegui ha fatto meglio di lui, undici considerando anche quelli in Europa. Il 24enne vive una nuova consapevolezza e lo spiega nel corso di un’intervista a ‘The Athletic’ in cui ricorda le tappe fondamentali della sua ancor giovane carriera.
Kean racconta del suo approdo in maglia viola: “Sono cambiate tante cose da quando sono arrivato qui – ha raccontato – le mie prospettive. Firenze crede in me e questo mi ha dato quel qualcosa in piĆ¹ per migliorare”. Ci sta riuscendo tanto che non nasconde di voler provare a vincere la classifica marcatori: “Ć una cosa che mi motiva – rivela – ĆØ uno dei miei obiettivi. Mi piacciono e le sfide e quella con Retegui ĆØ ottima”.
Tutto perĆ² ĆØ iniziato alla Juventus e questo il 24enne non lo ha dimenticato: “Mi hanno preso dal nulla. Ero un ragazzo di strada e mi hanno insegnato molto. Per me sono stati piĆ¹ di una famiglia”.
Kean non si pone limiti: “C’ĆØ una cosa per me molto importante”
Dalla Juventus alle difficoltĆ all’Everton, importanti per la sua crescita, quindi l’arrivo al Paris Saint-Germain: “Giocando con campioni come Mbappe e Neymar puoi solo imparare, anche guardandoli. Li guardi e vedi cose che non sono normali ed allora pensi: “Voglio provarci anche io””.
Un’altra esperienza molto formativa, come formativa ĆØ stata l’esclusione da Euro 2024: “Ć stata una cosa da cui ho imparato. Ci tengo molto alla Nazionale e devo meritare di essere lƬ. Ogni volta devi sudare e dimostrare quanto ĆØ importante indossare quella maglia”. Questo Kean lo vuole fare sempre, approfittando di un anno magico e importante: “Devo dimostrare il mio valore: voglio soltanto scendere in campo e segnare gol: non mi pongo limiti”.