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Caos in Nations League, cori e gara interrotta: la squadra ha lasciato il campo

Il match è stato sospeso dopo la decisione dei calciatori di abbandonare il terreno di gioco: ecco cosa è successo

La quinta giornata di Nations League continua a regalare emozioni e colpi di scena dai mille risvolti. Quanto successo nel corso di Romania-Kosovo, però, è destinato a far parlare di sé ancora a lungo, calamitando l’attenzione mediatica per i risvolti politici che sta alla base del gesto.

Caos in Nations League, cori e gara interrotta: la squadra ha lasciato il campo
Caos in Nations League, cori e gara interrotta: la squadra ha lasciato il campo (LaPresse) – Calciomercato.it

Quando mancavano pochi giri di lancetta alla sfida tra Romania e Kosovo, infatti, i tifosi di casa hanno cominciato ad intonare cori contro il Kosovo, riconducibili all’endemico conflitto tra Serbia ed Albania. Una frangia importante di tifosi rumeni ha infatti gridato: “Serbia, Serbia, Serbia!”. Il match si è allora ‘trascinato’ fino al minuto 108, sebbene la Nazionale kosovara continuasse a protestare in maniera vibrante creando i presupposti per diversi parapiglia e il gioco – di fatto – non sia più ricominciato. Dopo circa 15 minuti dall’inizio dei cori provenienti dalla fetta di stadio occupato dai tifosi della Romania, il direttore di gara è stato allora costretto a sospendere la partita a causa della decisione dei calciatori del Kosovo di lasciare il manto erboso, ritornando negli spogliatoi quando il risultato era ancora fermo sullo 0-0. 

Dinanzi a quella che la compagine kosovara ha interpretato come una vera e propria provocazione, la nazionale di Franco Foda ha prima protestato in maniera veemente, venendo anche allo scontro con alcuni calciatori rumeni, salvo poi decidere di ritornare in panchina. Le autorità competenti – adesso – valuteranno il da farsi. Da capire se ed eventualmente in che modo ci saranno provvedimenti ufficiali.

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