Entro gennaio il club azzurro deve portare avanti tre trattative distinte che possono portare Antonio Conte a lottare per lo Scudetto
Sosta benedetta o maledetta per la formazione azzurra, che da prima in classifica vede stoppare il suo trend positivo cominciato dalla seconda giornata. C’è stata la battuta d’arresto contro l’Atalanta, in casa, che ha rimesso un po’ tutto in ordine, ristabilendo priorità , obiettivi e l’entusiasmo generale della piazza. Benedetta perché i calciatori avevano bisogno di tirare un po’ il fiato dopo un ottobre ricco di big match. Ma allo stesso tempo la sosta è maledetta per l’incognita che presenterà il calendario al rientro.
Durante questa pausa per gli impegni delle Nazionali è inevitabile fare un primo bilancio su alcune questioni legate alla rosa a disposizione di Antonio Conte: il Napoli deve quanto prima risolvere alcuni casi legati ai suoi giocatori. Innanzitutto, il rebus Raspadori va risolto.
Per il terzo anno di fila, Jack non riesce a ritagliarsi uno spazio da titolare in azzurro. Ma questa volta non ci sono le coppe e il suo minutaggio è diminuito drasticamente. Tra ottobre e novembre è sceso in campo solo due volte, per poco meno di 50 minuti di gioco.
Conte è stato chiaro: il suo Napoli deve avere due giocatori per ruolo in futuro per essere competitivo su tutti i fronti. La dirigenza ha lavorato duramente per porre queste basi richieste dal tecnico. E trattenere Raspadori per un’altra stagione è servito proprio ad accontentarlo. Ma nel corso delle settimane, il mister ha stilato una sua gerarchia chiara dei ruoli. Il vice di Kvaratskhelia è Neres; il vice di Politano è Ngonge; il sostituto di Lukaku è Simeone. Insomma, Raspadori quando e dove gioca?
Da Raspadori a Kvarastkhelia, fino al nuovo acquisto: il mercato di gennaio del Napoli
Così, la finestra di gennaio si presenta come un’opportunità per Jack Raspadori, considerato uno degli intoccabili e sempre convocati in Nazionale da Spalletti. Non è un mistero che la Juventus sia interessata a profili di questo tipo, ma bisognerà capire quanto il Napoli voglia rinforzare una diretta concorrente per la Champions e per la lotta Scudetto. Occhio anche al Milan, che potrebbe averne bisogno per rinforzare il reparto. Ad ogni modo, il cartellino dell’ex Sassuolo non sarà svalutato: a meno di 25 milioni non si muoverà .
Poi c’è il caso Kvaratskhelia, che nel giro delle prossime settimane dovrebbe essere risolto. L’agente continua a trattare con la società per il rinnovo del contratto e adeguare lo stipendio del calciatore. In caso di fumata nera, al termine della stagione il georgiano sarà messo sul mercato: Barcellona sulle sue tracce, ma anche il PSG può tornare a farsi vivo come già accaduto nella passata estate. E il costo sarà piuttosto elevato: il Napoli chiederà tra i 90 e 100 milioni.
La terza trattativa che Manna dovrà portare avanti per rinforzare la rosa e renderla adeguatamente competitiva per la lotta Scudetto potrebbe riguardare un colpo in difesa. Tra la coppia Buongiorno–Rrahmani e i loro vice sembra esserci un bel distacco dal punto di vista tecnico – oltre che di minutaggio – e Conte potrebbe richiedere un nuovo centrale.
Tra i profili individuati c’è Bijol dell’Udinese, in scadenza al 2027 e già nel mirino dell’Inter. Attenzionato anche Kiwior, che torna di moda nell’ambiente azzurro. Venduto dallo Spezia all’Arsenal a gennaio 2023 per una cifra tra i 20-25 milioni, ora può fare ritorno in Serie A. Sta giocando molto poco in Premier League.
Non sono previsti particolari colpi ad effetto per gennaio da parte del Napoli. Ma con la partenza di Juan Jesus, in scadenza a giugno e possibile partente nella finestra invernale verso l’Internacional di Porto Alegre in Brasile, entrerà certamente un difensore. Per il futuro, invece, la dirigenza vuole anche puntare a qualche personaggio alla “Kvaratskhelia” o alla “Kim”, che porti visibilità al brand azzurro all’estero. In quest’ottica, non è un mistero che il club azzurro flirti col Giappone. Infatti, la terza divisa del Napoli è un omaggio al Paese del Sol Levante.